|Stiam come gatti sull’Aurelia |

Colle Val d’Elsa, lunedì 07 luglio 2014
XIII tappa: Monteriggioni – San Gimignano, 31 km

“É tutta dritta non ti puoi sbagliare, é asfaltata e fai prima”
Mi hanno appena offerto un enorme, buonissimo, piatto di pasta che ho
trangugiato come se non ci fosse un domani. I tre arzilli ospitanti di Milano,
mi accudiscono come fossi figlio, fra frutta fresca e chiacchiere piacevoli.
Ora sono letteralmente obnubilato e allargo la cintura dei pantaloni. Capacità
critiche azzerate.
“Quindi non seguo la guida domani, e vado dritto da là?” Chiedo
ripiegando la mappa.
“Secondo me si, é asfaltata in entrambi i casi, ma li fai prima e poi non
trovi nessuno”
In effetti l’altra strada l’ho già fatta tempo fa e la conosco. Proviamo, sì.
Et voilà.
Strada provinciale 5, macchine a palla di cannone e camionisti che fanno a gara
per avermi come stencil di fianco a padre Pio sul radiatore. In compenso il
paesaggio é mozzafiato. Euronics di qua, silos di la, toh guarda, qui hanno
stirato un riccio, quello doveva essere un passerotto.
Mi sento come un gatto sull’Aurelia. Cerco conforto, ne parlo in diretta su
whatsapp con un’amica napoletana che fa il tifo per me.
Commenta: “Certo pure tu vai a fidarti dei milanesi…”
“A certo, dimenticavo, napoletani grandi esperti sempre e comunque!”
“Avessi chiesto a un napoletano…”
“Il compare mi fotteva lo zaino!”
“No. Ti rifilava due piedi finti”
A mio parere, geniale.

Morale: sano e salvo al bar a scrivere. Anche se mi sono giocato un polmone, in
ogni caso ho vinto, risparmiando tempo e guadagnando una grassa risata.
E confermo: i milanesi guardano il lato reale della vita, i napoletani quello
surreale. A completarsi. Anche per questo é un paese unico e inseparabile alla
fine.