IN ITINERE – LA VIA FRANCIGENA IN TOSCANA (2015)

 

In Itinere è un progetto di documentazione fotografica del tratto di Via Francigena che da Radicofani a Pontremoli, in circa 365 km, percorre la regione Toscana unendo il Lazio e la Basilica di San Pietro alla Valle Padana, sulle tracce degli antichi pellegrini romei.

Le immagini, realizzate nell’aprile del 2015 sono frutto del cammino intrapreso dalla fotografa Ilaria Di Biagio lungo il percorso originario documentato negli scritti del Vescovo Sigerico, che di ritorno da Roma verso Canterbury nel 990 d.C., redasse un diario di viaggio completo di settantanove tappe.

Ci sono argomenti che ciascuno sente più affini di altri.
La Francigena è per me uno di questi.
Sento parlare dell’antica Via di pellegrinaggio sin da quando ero piccola, e mia mamma, geografa storica del mondo antico, disseminava in giro per casa libri su questo argomento.
Vent’anni dopo mi ritrovo, con la macchina fotografica e una certa emozione, a percorrere il tratto toscano di questa strada che ha visto passare tante genti e tanta storia sul suo selciato.
Da via di pellegrinaggio a snodo di comunicazione e scambio, oggi la Francigena sta avendo una rinnovata e meritata attenzione. Il bisogno di lentezza, di riscoperta delle proprie origini, permette a tanti di intraprendere un viaggio che sarà senza dubbio anche una spirituale riscoperta di sé stessi. Perché camminare ci fa sentire liberi, riattiva uno sguardo assopito e ha anche a che fare con la forza di volontà che ci spinge a raggiungere una destinazione.
Un passo dopo l’altro, ci accorgiamo di quanto sia variegato il paesaggio, di quanti piccoli borghi popolino il nostro territorio, di quanti scorci privi di senso visti da un finestrino, diventano indelebili tracce di memoria quando ci si arriva affaticati da un’intera giornata a piedi.
Chi cammina ha una méta quotidiana da raggiungere, durante le brevi pause cerca quindi di assorbire il più possibile dal posto, non c’è tempo di soffermarsi più del necessario.
Ecco allora che i luoghi diventano sì soste ma anche passaggi, diventano l’obiettivo di una giornata, ma anche il punto di partenza di quella seguente.
Tutto assume un altro sapore quando sono le nostre gambe che ci fanno muovere,
quando, solo grazie al nostro corpo, possiamo raggiungere la Val d’Orcia piuttosto che le Alpi Apuane.

Ilaria Di Biagio